Ultima modifica: 24 Gennaio 2024

#LEGALITA’

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“La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine”.
(Giovanni Falcone)
“È bello morire per ciò in cui si crede; chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola.”
(Paolo Borsellino)

https://www.youtube.com/watch?v=Vd_YwBMGvTk

https://www.ansa.it/lazio/notizie/2024/01/20/lunedi-don-ciotti-incontra-studenti-a-montalto-di-castro_c33cd8d4-7bbb-4dde-9bd9-3a74416c415f.html

La Flavioni accanto a Don Ciotti contro tutte le mafie

Un incontro esclusivo con un attivista speciale, don Luigi Ciotti. Lunedì, presso il teatro “Lea Padovani” di Montalto, una folta rappresentanza degli studenti delle scuole aderenti alla Rete della Legalità ha avuto la straordinaria opportunità di incontrare e di parlare con Don Luigi Ciotti, attivista contro tutte le mafie e fondatore di “Libera”.

Anche tutte le nostre classi terze della media Flavioni, dalle ore 10,30 alle 13, in collegamento streaming con il teatro Padovani dalle smart TV presenti nelle rispettive classi, guidate dai loro docenti di lettere e storia hanno potuto seguire l’interessante incontro e il confronto che l’attivista ha fatto con la folta platea e con gli studenti presenti sul palco con lui. I ragazzi non si sono lasciati sfuggire l’occasione per porre varie domande. Il sacerdote ha parlato di speranza e di giustizia veramente condivise e per tutti, che spazzino egoismi e meccanismi mafiosi molto diffusi nella nostra società e dove i ragazzi, futuri adulti, con la loro denuncia e la loro sana lotta potranno davvero fare la differenza. L’incontro con Don Ciotti rientra nei preparativi della Rete della legalità e quindi anche della Flavioni, in vista della XXIX Giornata di memoria in ricordo di tutte le vittime delle mafie che si celebrerà a Roma il 21 marzo prossimo.


Donata alla Flavioni una talea dell’albero di Falcone, simbolo di legalità

Le vacanze di Pasqua non potevano iniziare meglio all’I.C. Civitavecchia2. Martedì scorso, infatti, nell’ambito dell’iniziativa “Un albero per il futuro”, progetto promosso dal professore Domenico Pengo del Cpia (Centro provinciale educazione adulti), al giardino d’ingresso del Plesso Flavioni e alla sua già ricca aula Natura, dono lo scorso settembre del WWF, sono stati regalati degli alberi. In particolare nell’Aula Natura WWF sono stati messi a dimora una ginestra e un lentisco che, se sommati alle 12 ginestre e ai 4 alberi già donati lo scorso anno dai Carabinieri della biodiversità (ex Corpo forestale dello Stato), raggiungono quota 17. Alla cerimonia, martedì, erano presenti il dirigente Cpia “G. Foti”, Romeo Di Leo, accanto agli assessori all’ambiente e alla scuola del Comune di Civitavecchia. 

Ma davvero grande è stata la gioia di tutta la scuola media, alunni, corpo docente, della dirigente, Francesca De Luca e della referente di plesso, Manola Camilletti, quando è stata comunicata anche la possibilità di ricevere addirittura una talea dell’albero di Giovanni Falcone, talea consegnata sempre martedì.

“Avevamo fatto tale richiesta lo scorso anno, ma non ce n’erano più – spiega la docente di scienze, professoressa Alessandra Restante, responsabile del progetto Aula natura WWF della Flavioni – poi quest’anno mi ha contattata il carabiniere forestale ,Alfredo Cea, responsabile del progetto “Un albero per il futuro” (che nel triennio 2020 -2022 prevedeva la messa a dimora di 500.000 piantine di altrettanti alberi) per chiedermi se nella mattinata del 4 aprile poteva donare alla nostra scuola proprio una talea dell’albero di Falcone, dal simbolico significato di legalità. Il dono, graditissimo, è arrivato come un dono pasquale. La talea, che al momento è piccola, per due anni dovrà stare al chiuso per svilupparsi bene, solo dopo potrà essere piantata all’aperto, nella scuola. In questo modo si educano i ragazzi – conclude la prof. Restante – alla legalità e all’ambiente visto che la nostra scuola, da quando in giardino e in Aula Natura si contano così tanti alberi, contribuisce attivamente alla creazione di un bosco diffuso che, nel sito della forestale, è quotidianamente mappato e costantemente monitorato per il suo preziosissimo stoccaggio di Co2”. 



incontromafia

16-3-2023

“La libertà non ha pizzo”, La FLAVIONI ha incontrato Tiberio Bentivoglio

“La libertà non ha pizzo”. Con questo slogan che ha subito catturato la giovane platea, questa mattina l’Imprenditore calabrese e testimone di giustizia vessato dalla ‘Ndrangheta, Tiberio Bentivoglio, ha incontrato in Aula Pucci circa 200 studenti di Civitavecchia. Tra questi non poteva mancare la scuola Flavioni che, insieme alla sua dirigente Francesca De Luca e ai docenti accompagnatori Stefania Mangia, Laura Vessia e alla referente di plesso, Manola Camilletti, con una rappresentanza di 30 alunni selezionati dalle 6 classi terze, ha partecipato a “Denunciare è democrazia”. L’incontro è stato organizzato dalla Rete della legalità “G. Falcone” che nel Lazio unisce scuole superiori e Istituti Comprensivi per sensibilizzare gli alunni alla legalità.

Accolto dal sindaco Ernesto Tedesco che l’ha salutato e ringraziato per la sua viva testimonianza in giro per le scuole e le città italiane, l’imprenditore calabrese – ora scortato perché più volte vessato dalla ‘Ndrangheta e sopravvissuto a ben 6 colpi sparatigli alle spalle per non aver voluto pagare il pizzo per la sua attività economica a Reggio Calabria – ha catturato l’attenzione anche dei ragazzi presenti del Liceo Scientifico G. Galilei, dell’IIS Calamatta e dell’IIS Marconi  con il racconto della sua complicata vita. Tante le domande arrivate dagli studenti di ogni scuola che in classe già avevano iniziato a conoscere Bentivoglio, leggendo con i docenti il suo libro “C’era una volta la ‘Ndrangheta”. 

 “Qual è il suo rapporto con la scorta? Ci sono momenti in cui soffre un po’ per questa situazione?” ha chiesto Davide. “Noi ragazzi come possiamo essere utili in questa lotta contra la mafia?” Ha poi chiesto Maria. E ancora: “Secondo lei come dovrebbe agire lo Stato per difendere chi denuncia? Perché non l’ha aiutata efficacemente? Come vede il suo futuro?”.

«Eravamo molto contenti, perché la nostra attività stava riscuotendo successo – ha raccontato Bentivoglio – Tanto che decidemmo di allargarci, prendendo un locale molto grande: a quel punto venne un capo locale della ’ndrangheta a chiedermi il pizzo. Con mia moglie decidemmo di non cedere al sopruso e lo denunciammo ai Carabinieri». Da quel giorno, dopo molte udienze e condanne dei malviventi, il negozio venne devastato cinque volte e lo stesso Bentivoglio fu ferito gravemente a colpi d’arma da fuoco. «Dopo il primo incendio, mia moglie passò due settimane a vendere la merce su un tavolo davanti ai locali bruciati, per dimostrare che eravamo ancora lì e non avremmo ceduto». Da allora, sono trent’anni che Tiberio Bentivoglio vive sotto scorta, ma non ha mai smesso di gridare il suo no alle mafie, come dimostrano gli incontri con le scuole che si succedono incessantemente tutto l’anno.

Rispondendo a una delle tante domande degli studenti, Bentivoglio li ha esortati a non essere indifferenti e a trovare la rabbia per schierarsi contro i soprusi: «La rabbia contro l’ingiustizia è ciò che mi ha mosso. Il vostro futuro dipende dalla capacità che avrete di trovare la rabbia – sana, pacifica ma ferma – di cambiare le cose. Denunciare è una forma di ribellione democratica – ha concluso l’Imprenditore, soddisfatto per l’attenzione dei ragazzi – e voi dovrete farlo sempre perché denunciare è abbracciare la parte sana dello Stato, quello che mi è vicino attraverso Forze dell’Ordine e, adesso, con la scorta, che è una famiglia per me»


9.3.2022  Le classi terze della Scuola Secondaria “FLAVIONI” hanno incontrato Giovanni Impastato, fratello di Peppino

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Gentile docente, 

È con piacere che condividiamo con le scuole il link dell’iniziativa che abbiamo organizzato il 16 aprile e che ha visto coinvolte 61 scuole italiane. L’occasione era la presentazione del libro ADESSO VE LE RACCONTO IO LE MAFIE  scritto da Ivan Luigi Antonio Scherillo, con la prefazione di Don Luigi Ciotti. A discuterne con Ivan, autore, attore ed educatore specializzato in progetti di legalità e di contrasto al bullismo ed alla dispersione scolastica, c’erano alti rappresentanti delle forze dell’ordine, Enrico Nuvoletta, fratello di Salvatore, il giovane carabiniere ucciso dalla camorra il 2 luglio 1982, e Tina Montinaro, moglie di Antonio, il capo scorta di Giovanni Falcone. Abbiamo discusso di mafie e provato a rovesciare la narrazione corrente, che le vuole forti ed invincibili (cosa che Ivan fa ormai da anni attraverso i suoi libri ed il teatro). Suggeriamo la visione della registrazione, che troverete sulla pagina EducAttore  (alleghiamo link diretto https://youtu.be/fLQ2f8zglpw), perché è stato davvero un bel momento di confronto. La visione ovviamente è assolutamente gratuita, non è richiesta alcuna password o autorizzazione da parte nostra. È solo il nostro modo per stare vicini ai docenti italiani che si battono per le stesse cose in cui crediamo noi.

Cordiali Saluti

Adriana Auletta

Associazione di volontariato b.b.m. production 1995

www.ilteatroascuola.it

 


Con gioia ed orgoglio l’Istituto Comprensivo Civitavecchia 2 di via Barbaranelli annuncia a tutti gli alunni e alle loro famiglie  che dal corrente anno scolastico è ufficialmente entrato a far parte dell’Accordo “Rete di scuole per la legalità Giovanni Falcone”, insieme ad altre realtà scolastiche del territorio, per l’ordine di istruzione secondaria di primo e secondo grado. L’Accordo (link) vuole promuovere la cultura della legalità ed educare ad una cittadinanza consapevole. Il suo obiettivo è quindi ostacolare la diffusione di una mentalità incline alla corruzione e ad ogni tipo di illegalità, proponendosi come presidio contro la criminalità organizzata e le mafie


 

 




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